Percorso didattico - Un luogo tranquillo nello spazio utile

Introduzione

Le regioni montuose si prestano bene per costruire con gli allievi il concetto di spazio utile nella sua accezione antropica e per seguirne l’evoluzione e l’espansione nel tempo. In Ticino le opere di bonifica all’inizio dello scorso secolo hanno moltiplicato lo spazio utile nelle pianure più ampie in prossimità degli specchi lacustri. In questa cornice storica e geografica il percorso didattico è stato concepito alternando le sessioni di lavoro con il geoportale ai laboratori classici “carta e penna”, cercando di mantenere il più possibile un collegamento tra le attività svolte con entrambi i metodi. Le opportunità di ricerca dati, collegati ai livelli tematici del visualizzatore di mappe map.geo.admin.ch, hanno permesso un approfondimento specifico del concetto di spazio utile, offrendo agli allievi l’occasione di mettersi alla prova in attività con un grado crescente di autonomia. Nell’attività finale del percorso gli allievi hanno mostrato di sapere ricercare e selezionare i dati pertinenti dal geoportale per decidere con cognizione di causa il luogo più appropriato per la costruzione di una casa anziani.

Commento didattico

Per accompagnare i ragazzi all’utilizzo della piattaforma map.geo.admin.ch, sono state create delle schede semplificate per l’utilizzo di questo strumento. Il documento PDF “Swisstopo Intro” contenente le schede è stato caricato sul server della scuola, nella cartella di lavoro dei ragazzi. Nella stessa cartella sono stati caricati le attività proposte nel corso dell’anno, per permettere agli allievi di accedere direttamente ai link senza doverli scrivere ogni volta nella barra del browser. Nella realizzazione dell’itinerario occorre valutare la disponibilità di PC utilizzabili in relazione al numero di allievi. Nelle sedi con due aule d’informatica l’ideale è lavorare a effettivi ridotti con la classe distribuita nelle due aule (quindi col sostegno di un secondo docente) e in postazioni individuali in modo da poter seguire meglio i progressi di ognuno e monitorare i lavori. Se nella sede fossero presenti aule con un accesso diretto wifi e proiettore, le fasi d’introduzione delle attività e riflessione sui dati ottenuti, potrebbero essere svolte in modo plenario nelle aule comuni, senza bisogno di spostarsi nell’aula d’informatica che, come noto, non è concepita né adatta a tale scopo. Nonostante sia universalmente attribuito l’appellativo di “nativi digitali” alle nuove generazioni, ciò non deve trarre in inganno gli insegnati nell’attribuire automaticamente agli allievi di 11 / 12 anni delle competenze che di fatto ancora non hanno, né potrebbero avere. Nella realizzazione di questo itinerario occorre pertanto dedicare, nelle fasi di preparazione delle sessioni di lavoro sul geoportale, una particolare cura nel ricercare i livelli più appropriati per portare le classi a costruire in modo autonomo i concetti di spazio utile, densità demografica e agglomerato urbano. È consigliabile giocare su ripetute ma brevi di sessioni di lavoro per consolidare determinati automatismi con le funzioni di base. Nelle prime sessioni di lavoro l’accompagnamento del docente sarà inevitabilmente assiduo e paziente, in seguito sarà possibile pretendere e necessario concedere, più margini di manovra anche nelle fasi di ricerca dei geodati. L’esperienza vissuta nella realizzazione del presente itinerario ha mostrato come dopo aver sviluppato le competenze di base, alcuni allievi abbiano fatto ricorso in modo spontaneo e in ambito extrascolastico al geoportale per svolgere delle ricerche personali su aspetti di loro interesse.

Livello scolastico

Il percorso è stato svolto in una classe di prima media. L’età media di 12 anni, corrispondente a un fine secondo ciclo HarmoS.

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